Tra la metà degli anni Sessanta e il 1980 l’arte in Italia conosce un
momento di gloria sulla scena internazionale. La scena animata dagli
artisti emergenti, suddivisa prevalentemente tra Torino, Roma e Napoli,
si nutre di un clima vitale e dinamico, con continui e fertili scambi
tra arti visive, teatro, letteratura, musica e cinema.
Il momento politico e culturale determinato dal ’68, porta l’arte a
uscire dalle gallerie e dai musei per entrare a contatto con la vita
quotidiana, spesso con opere strettamente collegate alle istanze della
politica e ai profondi cambiamenti sociali in atto. Artisti come
Michelangelo Pistoletto, Mario Merz, Alighiero Boetti e Jannis Kounellis
sperimentano nuovi linguaggi come performance, installazioni e
happening, in relazione con la scena internazionale, aperta alle
sperimentazioni. L’arte esce dalla cornice del quadro per invadere il
mondo, entrare nelle strade e nelle piazze, nei garage e nei parcheggi
sotterranei, in un incredibile intreccio con la realtà quotidiana
dell’epoca.
I galleristi e i critici italiani aprono le porte agli artisti
internazionali più estremi, come Joseph Beuys, Herman Nitsch o Marina
Abramovic, che trovano nel nostro paese occasioni di sperimentare
linguaggi visionari e provocatori con grande libertà. In quegli anni
diventiamo protagonisti della cultura contemporanea internazionale, con
un’intensità straordinariamente vivace e radicale.
Il documentario illustra un periodo che vede l’Italia al centro
dell’avanguardia, con gallerie sperimentali come l’Attico o lo Studio
Morra, le grandi mostre come Arte Povera+ Azioni Povere negli Arsenali
di Amalfi o Contemporanea nel parcheggio di Villa Borghese a Roma,
insieme a festival di danza, teatro e poesia animati da personaggi come
Philip Glass o Trisha Brown.
Un racconto visivo dal ritmo serrato, arricchito da materiali di
repertorio, film d’arte e filmati inediti e dalle rare testimonianze di
artisti, critici, galleristi e fotografi, protagonisti di quegli anni
davvero incandescenti, per cogliere l’atmosfera di un paese travolto da
un cambiamento vissuto all’ insegna della creatività.