SINOSSI
Amanda Davis, nonostante la giovane età, era una scrittrice di rango, capace di trasmettere sentimenti autentici e di creare identifica-zioni forti con i suoi personaggi. “Wonder when you’ll miss me”, il suo libro da cui è tratto il film, ha la capacità di saper creare un’imme-desimazione straordinaria nella protagonista, che ci permette di comprendere fino in fondo quanto può essere strano, ostile, scono-sciuto e incomprensibile il mondo, dal punto di vista di un’adolescente dei giorni nostri. Ma che può anche essere pieno di speranza, se lo si desidera. Si può imparare a volare, se lo si vuole.. Ed è questo il punto di partenza del mio film. E’ la storia di una ragazzina che con coraggio e tenacia, affronta la vita. Le sue debolezze sono il punto di partenza di una grande volontà. Una volontà pura e sincera che è molto lontana dalla passività in cui molti adulti si lasciano cadere. La sua storia è un bellissimo esempio di come è possibile indirizzare in positivo la nostra vita; purtroppo spesso ce ne dimentichiamo e Amanda, con la sua volontà, ce lo ricorda. Un tema narrativo potente e poetico di certo intrigante per un vasto pubblico. E con “Mi chiedo quando ti mancherò”, la poesia è a portata di mano, assecondata da intuizioni visive e narrative, fra tutte quella del personaggio della Cicciona, che sono congeniali alla mia voglia di fare un cinema che sappia raccontare, emozionare con la recitazione e le immagini, ma anche con la luce, le musiche, i suoni, gli ambienti. Al pubblico voglio raccontare, una storia poetica e visionaria che ci ricorda l’importanza dei sogni, quelli che ci fanno volare in alto, al di sopra dei propri e altrui limiti. Per riuscire in questo, mi immagino un film con sì un linguaggio visivo ricercato e personale, ma che soprattutto porti l’emo-zione al centro dello schermo. Un’emozione che non sia mai superficiale o banale, ma sempre centrata sul punto di vista e sul sentire di ‘pancia’ la storia.